Primo passo verso la conversione: il delight
Abbiamo visto negli articoli precedenti che nelle fasi di funnel marketing alla fine si trova il delight, ovvero il deliziare il nostro stakeholder o donatore, in modo che "rimanga in connessione" con l'Organizzazione e acquisisca una certa periodicità nelle sue azioni nei nostri confronti: ci auspichiamo, infatti, che chi ha effettuato una donazione diventi un donatore periodico, che il volontario rimanga attivo offrendo il suo tempo, che il socio possa rinnovare di anno in anno la sua quota associativa.
Deliziare significa fidelizzare, ma con un'accezione forse più completa. Infatti il termine inglese "delight" ha in sé una connotazione più delicata, più sfacettata, e se vogliamo meno commerciale.
Deliziare significa coccolare, rendere partecipe, mantenere informato... far sentire che si è parte di un progetto più ampio. Ragione per cui, proprio riconoscendo questo senso di appartenenza, si partecipa attivamente all'interno di una realtà.
Quali sono i primi step del deliziare?
Ipotizziamo di aver acquisito un certo numero di contatti da eventi e campagne di raccolta fondi fatte durante il periodo natalizio. Ora inizia il nostro lavoro di implementazione del database, di riordino dei contatti... ma dal punto di vista strategico cosa posso fare? Come posso iniziare a deliziarli?
La lettera di ringraziamento
Strategia che sembrerebbe ormai superata, ma che in realtà si presenta come un ever green. Ringraziare per quello che una persona ha fatto per la nostra Organizzazione, o semplicemente per aver manifestato interesse e aver lasciato il suo contatto, è sempre una buona prassi. Manifestare gratitudine è la base per iniziare un rapporto di fidelizzazione.
Il giusto modo per accorciare le distanze
Meglio se nominativa! Sarebbe il top che la lettera fosse indirizzata al destinatario in modo unico, chiamandolo ad esempio per nome: Gentile sig. Rossi. In questo modo il nostro possibile donatore, si sentirà ancora più vicino alla nostra realtà.
Tono formale ma non troppo. Siamo un'Organizzazione e ci stiamo rivolgendo a un contatto che conosciamo poco, tuttavia una certa formalità è sinonimo di autorevolezza e professionalità. D'altra parte evitiamo espressioni ormai obsolete, che rischierebbero di essere un po' ridicole o di tenere troppo a distanza il nostro interlocutore.
La parola d'ordine è accoglienza! L'accoglienza ripaga sempre; far sentire apprezzato un gesto, avere riconoscenza per aver prestato attenzione alla nostra Organizzazione significa accogliere. Accogliere quel gesto, quell'attenzione e dare loro importanza... perché è dalle piccole cose che inizia un rapporto duraturo.
La newsletter informativa
Possiamo metterla come secondo step. Dopo aver ringraziato, infatti, quale occasione migliore per continuare la nostra relazione se non informare su quello che stiamo facendo?
L'inserimento di un contatto in database e mailing list della newsletter è sempre un primo traguardo importante; ma ricordiamoci che prima deve essere opportunamente informato e deve aver dato il consenso al GDPR, ossia al trattamento dei suoi dati e alla ricezione di mail informative.
Da questo momento possiamo renderlo partecipe di quello che facciamo come Organizzazione e mandare aggiornamenti periodici sullo stato delle attività :-)
Gli aggiornamenti sui progetti
Quante newsletter e aggiornamenti periodici mandare? Questa è una domanda ricorrente alla quale una risposta precisa non c'è. Tutto dipende dalle attività dell'Organizzazione, dalla periodicità del nostro piano editoriale e della DEM (Direct Mail Marketing). Ovviamente un'Ente molto strutturato e con tanti progetti comunicherà più spesso; una piccola Associazione in modo più rado. Diamo comunque una certa periodicità che riusciamo a mantenere nel tempo.
Attenzione: le newsletter non saranno sempre nominali come la lettera di ringraziamanto, molto spesso la comunicazione è uguale per tutti.
Questi sono solo alcuni spunti e suggerimenti su come iniziare a deliziare i nostri contatti; a far capire che sono un dono prezioso, sicuramente il dono più importante per la nostra Organizzazione... un dono che va comunque coltivato affinché non rimanga solo una scatola vuota.